martedì 30 ottobre 2012

Chi ha vinto le elezioni Usa 2012

Chi ha vinto le elezioni USA 2012? Ancora oggi, 5 novembre 2012, a pochi giorni dall'Election Day c'è molta incertezza su come andranno le cose negli Stati Uniti.

Volete sapere dove è il Centro Politico degli Stati Uniti, dove si trova il Perno sul quale ruotano i destini d'America? Segnatevi questi cinque nomi: Wood, Ottawa, Sandunsky, Tuscawaras e Hamilton. Sono le cinque contee che, secondo il Wall Street Journal, decideranno l'esito dello scontro elettorale in Ohio - microcosmo rappresentativo dell'elettorato americano -  tra Barack Obama e Mitt Romney. E, di conseguenza, determineranno chi sarà il prossimo presidente degli Usa.


La Contea di Tuscarawas ha sempre votato per il vincitore delle elezioni (nazionali) fin dal 1992. Per questo è un osservatorio così importante. Dove vanno gli elettori di questa contea - anche qui Ceto Medio, e una presenza di gruppi evangelici superiore rispetto al resto dello stato - va la maggioranza dei milioni di americani che si recano alle urne.

Infine, Hamilton. Secondo Dante Chini, questa contea è un importante punto di osservazione per una ragione in particolare: ha una discreta presenza di elettori afro - americani. Nel 2008, si mobilitarono in massa per Barack Obama. Se lo faranno anche quest'anno, vorrà dire che i neri dell'Ohio si sono recati in massa a votare il loro presidente. E anche in questo caso, questo piccolo luogo d'America, diventerebbe un paradigma dell'intera nazione.

I segnali che arriveranno da queste cinque contee saranno molto importanti. In Ohio, la corsa è molto incerta. Nonostante quello che dicono i sondaggi nazionali, quelli locali parlano di una attuale, sostanziale parità tra Obama e Romney. Secondo i più recenti calcoli, i 18 voti (Grandi Elettori) dell'Ohio saranno decisivi per la vittoria. Il candidato del GOP sta recuperando terreno, ma Obama appare ancora il favorito.
A causa di una serie di fattori: la disoccupazione è lievemente inferiore rispetto alla media nazionale, l'industria automobilistica è in ripresa (Obama rivendica di averla salvata).

E poi, Romney può essere vittima di un paradosso. Lo stato è governato da un repubblicano John Kasich che accompagna il candidato del GOP durante i suoi tour elettorali. Entrambi non possono certo dire che le cose vanno così male.
Chi vincerà alla fine? Per saperlo non  bisognerà guardare nella sfera di cristallo, ma forse basterà dare un'occhiata nelle urne delle cinque contee dell'Ohio scelte dal WSJ.

Questa è la cabala che regola le elezioni negli Stati Uniti d'America. Per il resto pensiamo che Obama abbia buone possibilità, anche se potrebbe esserci una sorpresa dietro l'angolo. Gli Usa sono da sempre una nazione imprevedibile. E Romney in questa campagna elettorale ci ha stupito tutti più di una volta. Vedere per credere.

Stay tuned, guys!

domenica 28 ottobre 2012

APOCALISSE 2.0


"Quello che mi provoca il mondo della cultura giovanile degli ultimi vent'anni è una reale sensazione di malessere, di sfasamento. Quando le cose andavano più o meno bene, eravamo tutti incarogniti, con i capelli lunghi, le droghe e le canne dei fucili in bocca, un immaginario a dir poco plumbeo. Ora che il mondo così come l'abbiamo conosciuto è sull'orlo del baratro, la musica è diventata caruccia, elegante, allegra, con i baffetti e i bei vestiti, i cartoni animati, le feste, siamo pieni di foto di gente cosparsa di fiori che fa facce strane, tutto fatto per complimentarsi l'uno con l'altro.

Non riesco ancora a capacitarmene, mi innervosisce, questa rassegnazione non è condivisibile. Eppure la risposta dovrebbe essere semplice.

Dovunque vado, negli ambienti cosiddetti "alternativi" non vedo altro che ubriachezza molesta, discorsi di argomento alcolico, vestiti sfoggiati, fotografie sfoggiate, città di provincia che in pochi anni diventano piccole capitali di esibizionismo, dichiarazioni al vetriolo, ma soprattutto tanta, tanta, tanta ironia. Dappertutto, la gente è ironica in ogni cosa, c'è la frase ad effetto per ogni argomento, da quelli seri a quelli meno seri, dal passami il sale alle tragedie familiari, tutto viene affrontato a cuor leggero, senza pensare troppo, fondamentalmente come se la vita fosse un gioco. Il tutto ovviamente condito di una superficialità che atterrisce. Non so, magari sarà anche un bene, sarà il modo migliore di affrontare la decadenza. Celebrare la fine e tutte quelle cose lì, Carmelo Bene, Nietzsche, il pensiero debole, l'uomo poroso, la pop art e il pop tutto, David Foster Wallace e il tizio che sussurra ai cani.

Ma non riesco ad adattarmici. Non riesco a vivere come se non ci fosse un domani. E' un limite, probabilmente di matrice religiosa.  (Luigi "ri" Porto)

venerdì 26 ottobre 2012

Maledetti brillantini


Volevo denunciare pubblicamente i produttori di brillantini per le seguenti 3 semplicissime ragioni:

1) Fondamentalmente è un prodotto inutile

2) Non capisco perché, se qualcuno mette un brillantino, poi esso (il brillantino) debba poi passare sulla mia faccia, contribuendo a facili ironie o situazioni dal dubbio gusto

3) Sono 4 giorni che cerco di levarli a furia di docce e proprio quando sembrano andati via tutti, al minimo movimento davanti lo specchio segue lo scintillio famelico sperando che vi si possa scartavetrare il dolce musetto contro qualche muro mentre camminate, perché accecati dallo scintillio prodotto proprio da uno dei vostri brillantini vi saluto, grazie e scusate per lo sfogo. 
(il ruvido)

giovedì 25 ottobre 2012

Una notte da leoni



Avete presente quando conoscete una ragazza e la corteggiate e lei sorride e mentre le fate un complimento,lei dice "me lo dice anche il mio ragazzo" e restate spiazzati ma continuate a fare il cretino e iniziate a frequentarla e il ragazzo viene a sapere tutto e viene a citofonarvi di notte per picchiarvi, voi scendete da casa e lo incontrate e scatta il colpo di fulmine e v'innamorate di lui e lui di voi e vi mettete assieme e andate in Vermont a sposarvi e adottate un bambino e il bambino vi uccide nel sonno e i media si scatenano sulla cosa dicendo che le adozioni gay sono immorali e andate in Purgatorio e fate le figuracce perché non riconoscete le anime dei parenti alla lontana ? 
(Matteo Scognamiglio)

mercoledì 24 ottobre 2012

Elsa Fornero sui giovani hipster: due opinioni


Elsa Fornero, il ministro di ferro col cuore di panna è quella che passerà alla storia per la riforma delle "lacrime e sangue". Uno di quei personaggi insomma che in un Paese normale come il nostro siamo capaci di snobbare per tanti, troppi anni, la Fornero di recente ha detto che i giovani italiani sono troppo schizzinosi.

Sentiamo il parere di due esperti sulle problematiche e le realtà giovanili, il Maestro De' Ragno e il castigatore di costumi Alberto Scotti.

"Qualcuno difende la Fornero dicendo che ha ragione, bisogna essere realistici. Senza riflettere sul fatto che di realismo stiamo morendo, viviamo in un eterno presente e ci muoviamo secondo utilità. Siamo braccati dal pragmatismo. Abbiamo deciso di mettere in soffitta sogni e utopie, da una trentina d'anni. Non si sogna più, non si guarda l'orizzonte, non si cerca di immaginare il paradiso, ci si rassegna a vivere in questo squallido "infernetto". La Fornero lo sa, eppure cinicamente, brutalmente, con l'arroganza tipica dei padroni, lo ricorda ai giovani. Sa perfettamente che non hanno sogni e speranze, ne' tanto meno inseguono quella cosa meravigliosa che si chiama Utopia, che altro non è che l'asticella alla quale puntare. Lei lo sa, eppure il richiama comunque al pragmatismo. "Mario, Monti mio, io lo dico, non si sa mai, metti che qualcuno è rimasto vivo. Dobbiamo essere sicuri che siano tutti morti".

"Ancora sulla Fornero. Qualcuno dice che c'è della saggezza nelle sue parole ma le parole cambiano significato a seconda di chi le pronuncia e a seconda del contesto in cui le si pronuncia. La stronza ha detto un'ovvietà e la trappola sta proprio qui: la cosa è così ovvia e di buon senso, da nonna buona, che non si può non essere d'accordo. All'opinione pubblica viene subito da pensare: certo, ovvio, qualche sacrificio bisogna farlo. Su questo non ci piove. Queste cose ce le dicevano le nonne e va benissimo. Avevano un senso quando esisteva un orizzonte in cui sperare, a ragione, sperare di trovare un lavoro decente e protetto. Ma in un orizzonte come questo, queste parole suonano come una presa per il culo, anzi di più, suonano come un invito a rassegnarsi allo sfruttamento. E il fatto che lei abbia scelto un motto di saggezza nazional popolare, serve solo a inoculare sottopelle il messaggio. In maniera tale che alla prossima contro-riforma contro le conquiste dei nostri padri, ci sia un bel paracadute di: "oh, si, è una cosa saggia, è inevitabile, il mondo va così". (A. Scotti)

"Il ministro Fornero ha parlato di giovani. Chiunque sopra i 26 anni ritenga che la cosa lo riguardi penso che si stia sbagliando. Se avete 30 anni e non avete un reddito quello è un altro problema, ma non c'entra con la frase del ministro. il Ministro consigliava a vent'anni di iniziare a lavorare. L'italia ha bisogno di lavoratori- io non vedo barche piene di italiani che salpano per le coste della libia ma al contrario vedo stranieri che fanno lavori che gli italiani non fanno. E questo è un fatto. c'è la fuga di cervelli questo è un altro fatto. ma c'è in giro tanti pelandroni che non fanno un cazzo, non migrano, stanno su internet e vogliono fare gli happy hour..."


"Chiarisco il mio punto di vista: per me la gioventù finisce a 25-26 anni. poi inizia la fase adulta. basta vedere un pò di film per capirlo- quelli che cazzeggiano con le macchine vanno nei bar ecc. hanno 20-26 anni/ quelli che si sposano e fanno figli 28/33 anni.
a 35-40 sei uno che lavora, sei il detective alla bruce willis per intenderci o il cattivo, capo della banda che tenta la rapina. a 45/50 hai la station wagon e tagli l'erba del giardino, in italia invece ti fai i tatuaggi e vai nelle discoteche. Ma è un problema italiano, non globale." (M. De' Ragno)

martedì 16 ottobre 2012

Duff Voglio diventare un hipster



Cos’è Hipster? Cosa non è Hipster? Cosa è alla moda? Cosa non è alla moda? E se la moda diventa non essere alla moda, allora come si fa ad essere alla moda? Si è più alla moda essendo alla moda o non essendo alla moda? I Duff cercano di rispondere a questa domanda con la dissacrante ironia che da sempre li contraddistingue nel nuovo Video-Singolo “Voglio diventare un Hipster”, estratto dal disco “Ci sono gente che non stanno bene”. Tornano i  grandissimi Duff,  gruppo punk rock/melodic hardcore punk nato nel 1998 a Cosenza.

Tramite tam tam social abbiamo scoperto questo nuovo brano che vogliamo pubblicare sul nostro portale appena nato. Perchè anche noi siamo “gggiovani” e anche noi vogliamo essere “hipster”.

I membri attuali dei Duff  sono Totonno Nevone (Voce & Chitarra) Andrea Tradigo (Chitarra & Controcanti)
Vinxz Basile (Basso) e Umberto Intini (Batteria).

Non vediamo l’ora di vederli nuovamente in tour con questo nuovo lavoro “Ci sono gente che non stanno bene” che uscirà il prossimo 13 novembre distribuito a livello nazionale da Venus.

Hipster numerosi come cipster! Come dicono loro!

martedì 9 ottobre 2012

Perchè io non tifo Juve


Lui non tifa Juve.
Lui crede nella giustizia sportiva.
Lui non andrà mai a vedere una finale di Champions.